giovedì 24 febbraio 2011

L'importanza della formazione esperienziale nei progetti di knowledge management

Venerdì 11 febbraio 2011 si è svolto presso la Quattroemme il 3°HR Orientation Meeting sulla Formazione Esperienziale, un incontro di orientamento per responsabili Human Resources in azienda relativo a questo tema, tenuto dalla Dott.ssa Daniela Fregosi, psicologa del Lavoro, consulente, formatrice e responsabile della Community sull'apprendimento esperienziale

In Italia attualmente sussiste una confusione estrema su questo tema che porta fornitori, aziende e partecipanti a vedere spesso la formazione esperienziale come incentive, animazione, viaggio premio, divertimento fine a sé stesso. In definitiva come un qualcosa che serve a poco e niente se non a far "staccare" i dipendenti dalla routine lavorativa ed a riempire le tasche dei consulenti esterni.

In realtà c'è ben altro dietro. Le metodologie esperienziali rappresentano un potentissimo strumento per l'apprendimento individuale ed organizzativo per alcune loro caratteristiche peculiari. Meglio della formazione tradizionale e frontale, riescono a coinvolgere, motivare e attivare le persone proprio perchè propongono attività di tipo metaforico (non direttamente collegate al proprio ruolo in azienda). I ruoli formali scompaiono, le gerarchie anche, le resistenze si abbassano e le persone sono inserite in un setting che favorisce il mettersi in gioco, lo sperimentare nuovi modelli di pensiero e nuovi comportamenti. Certo, tutto questo avviene anche attraverso il divertimento, ma esso rimane sempre uno strumento e non il fine ultimo dell'intervento formativo.

Un'altra caratteristica fondamentale della formazione esperienziale è la possibilità di attivare un apprendimento di tipo olistico mettendo in gioco non solo l'aspetto cognitivo ma anche quello emotivo e corporeo. Si apprende con tutti i propri sensi e proprio per questo l'apprendimento è più profondo e più duraturo nel tempo.

Le attività metaforiche che possono essere utilizzate come mezzo per l'apprendimento (e non come fine) sono moltissime: l'arte (pittura, danza, musica...), lo sport (individuale e di squadra), la relazione con gli animali e ancora orienteering, teatro, attività di utilità sociale....

Ma cosa c'entra tutto questo con il knowledge management?

La formazione esperienziale risulta essere un potente strumento non tanto e non solo per la costruzione di competenze specifiche, quanto un efficace mezzo per lavorare sugli atteggiamenti evidenziando resistenze e migliorando la consapevolezza.

Sappiamo bene quanto sia difficile lavorare su una competenza (anche quella di condividere la conoscenza e le informazioni) quando di base il vero problema non sono gli strumenti, il come, l'applicazione di procedure e processi, bensì, a monte, la reale consapevolezza della necessità di fare tutto questo.

Ecco perchè utilizzare metodologie esperienziali prepara il terreno a successivi step formativi più razionali, tecnici nei quali, dopo aver spianato la strada, si va a fornire alle persone conoscenze e strumenti per un efficace knowledge management in azienda.

Per informazioni sulla formazione esperienziale
www.formazione-esperienziale.it
info@formazione-esperienziale.it
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